La Festa della donna è ogni giorno!

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a cura di Oriana Fioccone

 

“Fuoco” dipinto da Sara Vergano. “Focosa come la donna, che, nello stesso tempo, deve essere anche illuminata.” Fuoco” dipinto da Sara Vergano.
“Focosa come la donna, che, nello stesso tempo, deve essere anche illuminata.”

 

I giornali e i telegiornali, ormai, parlano delle violenze che subiscono le donne come di una notizia normale, secondaria che si legge, si ascolta, si commenta e poi si dimentica facilmente.

Bisognerebbe, però, tenere presente dei dati: in Italia un milione di donne subiscono violenze in un anno, solo il quattro per cento di loro ha il coraggio di denunciare; 1700 sono le donne uccise negli ultimi dieci anni, di solito da un familiare, un marito o ex marito, un compagno; quindi una media di 170 donne scompaiono in modo violento all’anno e, per essere più precisi, di una ogni due giorni.

Tante, troppe per un Paese che vuol dirsi civile; ma da anni la nostra nazione, che vuole fare la cosiddetta “bella figura”, festeggia la donna l’8 marzo con immensi mazzi di fiori, importanti manifestazioni, grandi eventi, lunghi dibattiti e dopo cosa succede?

Dopo, tutto torna come prima e continuano le varie violenze e discriminazioni.

In questa giornata di “festa”, di solito, ci si riempie la bocca con proclami e promesse, ma, facilmente, ci si dimentica di chiedere cosa pensano le donne di se stesse, della propria quotidianità, perché si è donne tutto l'anno, ognuna a proprio modo con mille sfaccettature.

Noi del Gruppo Donne UILDM abbiamo voluto domandarlo direttamente a loro, in modo semplice e sintetico, infatti bastava che completassero, come desideravano, il seguente inizio di frase: "La donna è..."

Abbiamo ricevuto alcuni contributi brevi, concisi, quasi lapidari, ma una donna, Sara Vergano, ha deciso di mandarci un testo più lungo per illustrare meglio il suo pensiero; Sara è anche una pittrice ed ha un modo tutto suo e personale per esprimere le proprie emozioni e sensazioni, passa da colori forti, caldi ed accoglienti a tinte più buie e nette, tutto a seconda dei momenti in cui dipinge, seguendo l’alternarsi dei suoi diversi stati d’animo (come potete constatare nel bel dipinto che ci ha donato per illustrare questo scritto). Insomma, un’artista, una persona tutta da scoprire.

 

La donna è... dolcezza, tenerezza, devozione, cura, determinazione, sensibilità, coraggio, forza, maternità, ascolto, prudenza.... Mary Audenino

La donna è... il fianco buio della collina. Annalisa Benedetti

La donna è... complessità, forza e tenacia... Claudia Binello

La donna è... in una parola sola: amore. Maria Cristina Capra

La donna non è… uguale all'uomo, semplicemente perché è donna, ma con pari diritti e pari doveri. Oriana Fioccone

La donna è... la vita. Marina Garaventa

La donna è... tutto. Morena Motta

La donna è… se stessa. Monica Pagliarino

La donna è... un arcobaleno, un abbraccio, una cioccolata calda, forza pura. Silvia Re

La donna è… una meraviglia della natura, figlia, madre, nonna, moglie, amante, sempre impegnata, mai per se stessa. Elisa Tocchet

La donna è… sensibilità e ama le parole dolci e sincere. Manuela Zappa

La donna è… come una finestra aperta su un giardino fiorito, la cui essenza è intoccabile pura e delicata. Molte volte la delicatezza del suo essere viene macchiata dalla troppa voglia di essere “piacente”, in tal senso la donna mira solo all’apparire e non all’essere. Secondo me, la vera essenza di una donna è la poliedricità di tutte quelle sfumature di sentimenti che non riesce ad esprimere, perché bloccata dalle tante parole e immagini che la rappresentano, quotidianamente, sui giornali ed in televisione. Si vede, di solito, la sua debolezza come un’inferiorità da difendere, invece questa debolezza è sinonimo di forza, come una sorta di completamento di se stessa. La sua fragilità bella e naturale è quell’elemento che la distingue, facendola diventare capace di sostenere anche i pesi più gravosi e, purtroppo, spesso sottovalutati a causa dell’eccentricità dell’uomo. Le donne sono come dei contadini che aspettano pazientemente l’ora del raccolto. Hanno la capacità di seminare, anche se non vedono subito i frutti. Inoltre, in molte, possiedono la capacità del perdono, nonostante le ferite riportate è quella caratteristica che le rende accoglienti e le riappacifica con la vita. Soffrono, ma non si fermano, si curano le ferite in silenzio senza farlo pesare, non si lamentano quasi mai, rendendo l’atmosfera che hanno intorno solare, forte e serena. Con il tempo maturano una pellicola trasparente che rende pulita la stanza della loro anima, filtrando le sofferenze del mondo senza farsi coinvolgere senza “sporcare” il loro essere, che viene in continuazione sollecitato dalla fatica del loro ruolo. Donne vere e donne fasulle si mescolano nella società di oggi; quelle vere cercano di avvicinarsi il più possibile a se stesse e alla loro vulnerabilità, mentre quelle fasulle cercano a tutti i costi il piacere del loro lato esteriore e sono la parte peggiore di ciò che il mondo esterno vuole che siano, marionette belle, ma vuote che, tante volte, rasentano la volgarità, coprendo la vera bellezza dell’essere donna. Sara Vergano

 

Leggendo questi contributi, si vede che le varie autrici hanno quasi solo parlato degli aspetti positivi delle donne, ma veramente non esistono lati negativi? Un poco di autocritica potrebbe non guastare.

In poche sono andate al di là dell’immagine, forse un po’ troppo consueta della donna dolce, tenera, devota; Sara Vergano ha parlato di “donne vere e donne fasulle”, probabilmente perché lei ha scritto un testo più lungo, è riuscita, quindi, a trattare l’argomento in modo più vasto.

Perciò, come è già stato detto prima esistono mille sfaccettature, che contribuiscono a rendere la Donna un essere unico e irripetibile.

 

Ultimo aggiornamento: 11 aprile 2016

Ritratto di lan-s=d2KZu

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