Proprio come Cenerentola

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intervista a Benedetta De Luca a cura di Silvia Lisena

 

Ci si può innamorare se si è in carrozzina? Sì! Si può avere una relazione se si è in carrozzina? Sì! E per quanto riguarda il “grande passo”? Si può fare anche quello! Ce lo spiega Benedetta De Luca, affetta da una malattia rara che la costringe ad alternare stampelle a carrozzina, raccontandoci della sua partecipazione alla trasmissione Detto Fatto, condotta da Caterina Balivo e in onda su Rai2, e facendo un bellissimo appello a noi donne con disabilità.

Innanzitutto ti ringraziamo per averci concesso questa intervista. Parlaci un po' di te: chi è Benedetta De Luca? «Benedetta De Luca ha 28 anni, è una laureanda in giurisprudenza ed è una ragazza biondo platino amante della moda, del make up, della musica, delle novità, della fotografia. Mi reputo una ragazza intraprendente, nonostante la mia disabilità, che cerca di fare tutto ciò che desidera: viaggiare, andare ai concerti, cantare, amare, divertirsi. Amo la vita e la prendo a morsi, vivendo a 360 gradi. Lungi da me i pantofolai e gente triste! Credo nell’amicizia vera e cerco di circondarmi da persone positive come me. A volte non sopporto la mia troppa impulsività, ma cerco di vivere la vita appieno, soffrendo, amando e gioendo al 100%, senza risparmiarmi. Adoro essere elegante, come segno di distinzione, come dote innata: non solo nel modo di vestire, ma elegante nell’animo, nel modus operandi. Non sopporto chi si piange addosso senza un valido motivo, perché nella vita bisogna rimboccarsi le maniche, ed essere determinati e forti!»

Benedetta De Luca (vestita da sposa) e Michele Gallo partecipano al programma “Detto Fatto”. Benedetta De Luca (vestita da sposa) e Michele Gallo partecipano al programma “Detto Fatto”.

Come e quando è nata l’idea di partecipare a Detto Fatto? «L'idea è nata perché il mio ragazzo, vedendomi vestita da sposa alla sfilata di #bellezzasenzaconfini, si commosse e abbracciandomi mi disse che aveva davvero l'intenzione di sposarmi! Quindi perché non dirlo a tutti, magari grazie a Detto Fatto

Raccontaci dell’incontro con il tuo futuro marito, Michele Gallo. «È stato proprio in un periodo particolare della mia vita in cui ero decisamente convinta nel voler rimanere single per un po’. Ma, come si dice, l’amore arriva quando meno te l’aspetti. Mi trovavo in una nota discoteca del mio paese ed ero seduta mentre sorseggiavo un drink con le mie amiche, quando un ragazzo biondo, occhi azzurri e con un sorriso dolcissimo si presentò. Beh, che ci crediate o no, in quel momento è passato il piccolo Cupido a centrarmi in pieno con la sua freccia: il solo guardarci negli occhi ci ha fatti innamorare. Io avevo paura di non potergli piacere visto che la mia sedia a rotelle era ben nascosta, ma lui mi fece capire che sapeva già la mia situazione e che non gli importava nulla. Diversi giorni dopo ci siamo sentiti assiduamente ed ho capito che finalmente il mio Principe Azzurro era lì ad aspettarmi!»

Passiamo al tuo magnifico abito da sposa. Era la prima volta che la stilista Pinella Passaro ne creava uno per una ragazza in carrozzina? Quali accorgimenti avete fatto per renderlo comodo da indossare ma allo stesso tempo elegante? «Pinella Passaro aveva già realizzato degli abiti meravigliosi per una sfilata tenutasi il 10 dicembre a Salerno ed organizzata da Francesca Ragone. Ma una sfilata è diversa da un matrimonio, dunque sono richiesti più accorgimenti. Io sognavo un vestito romantico, dunque anche un po’ principesco, e la stilista Passaro è riuscita a creare un ottimo compromesso: un vestito da favola, ma non troppo voluminoso nella parte inferiore così da non intralciare le ruote della carrozzina, tutto in pizzo con delicati ramages ricamati e pioggia di cristalli. Per quanto riguarda la scollatura, quella a cuore è la mia preferita, ma lei aveva scelto per me un abito altrettanto bello e soprattutto particolare, adatto anche alla mia personalità e alla mia femminilità: un corpino in tulle effetto nudo tutto ricoperto da ramages di pizzo macramè intagliati e poi ricamati con dei pantaloni morbidi e molto femminili con un tocco finale molto originale, ossia la coppola, che si è rivelata essere un’alternativa molto comoda per chi, come me, si sposa su quattro ruote.»

Benedetta De Luca e Michele Gallo partecipano al programma “Detto Fatto”. Nella foto anche la conduttrice, Caterina Balivo (la terza da sinistra). Benedetta De Luca e Michele Gallo partecipano al programma “Detto Fatto”. Nella foto anche la conduttrice, Caterina Balivo (la terza da sinistra).

 

Che ambiente hai trovato dietro le quinte della trasmissione? Non è frequente che una persona con disabilità appaia in televisione, per di più in un contesto non prettamente legato all’handicap: quali sono state le reazioni? «Dietro le quinte di Detto Fatto mi sono trovata benissimo, è un ambiente professionale ma soprattutto molto umano: tutti si sono emozionati e complimentati con me! È vero, una persona con disabilità non appare in televisione se non questioni legate all’handicap: io, invece, ero ospite della Balivo solo per parlare della scelta del mio abito, del mio matrimonio e del mio amore. La disabilità era passata davvero in secondo piano

Cosa pensi si possa e si debba fare per facilitare l’inclusione delle persone con disabilità nel mondo dei media? «Adoro il mondo della televisione e stare sotto i riflettori, ma il mio scopo è principalmente un altro: vorrei che da parte dei mass media fosse promossa un'iniziativa che andasse oltre un semplice concetto di moda e di bello per tutti indistintamente, avendo il coraggio di esprimere la bellezza e il fascino attraverso persone che non ne rispettano i consueti canoni. Forse così facendo sarà lo stesso mondo della moda ad apparire più reale: non più il must della perfezione, ma piuttosto la normalità, che può quindi avere anche qualche difetto. C’è purtroppo uno dei tanti stereotipi legati all’immagine della persona con disabilità che la vuole necessariamente come “sciatta”, “brutta”, “triste”; in altre parole, se appari sorridente, ben curato, non puoi essere disabile. La dignità deve essere pari passo con la nostra disabilità. Mi impegnerò cercando di abbattere quelle barriere mentali che ancora, purtroppo, nel 2016 esistono.»

Benedetta De Luca col suo fidanzato, Michele Gallo. Benedetta De Luca col suo fidanzato, Michele Gallo.

 

Dopo questa bellissima esperienza, qual è il messaggio che vorresti lanciare alle persone con disabilità? «Sembrerò retorica, ma penso che non dobbiamo arrenderci e soprattutto dobbiamo unirci e lottare per far rispettare i nostri diritti! A voi donne invece voglio ricordare solo una cosa: siete belle. Poco importa se siete in piedi o su quattro ruote. La bellezza in ognuna di voi può essere racchiusa in tanto altro: in uno sguardo, nella gestualità, nella voce, nell’intelligenza, nel sorriso. Guardatevi allo specchio e sentitevi belle, prima per voi stesse e poi per gli altri! La nostra disabilità non deve assolutamente annientare la nostra femminilità

 

Non resta che farti i complimenti e augurarti, a nome del Gruppo Donne UILDM, tanta felicità!

 

 

Ultimo aggiornamento: 2 febbraio 2016

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